BAIANESE. FRITTATA ITALICUM, ALAIA: “UNO SCHIAFFO A TUTTO IL MANDAMENTO”
” E’ veramente paradossale che – dopo i tanti proclami, a gran voce e a più riprese – di politici impegnati a risolvere la causa in Parlamento, il territorio del Mandamento ( prima insieme al Vallo di Lauro nei Collegio plurinominale 5 ,con i comuni del Nolano, di Pomigliano d’Arco e Casalnuovo) ora risulti ancora più frammentato! Avella e Sperone sono state ‘separate’ da Baiano, Mugnano del Cardinale, Quadrelle e Sirignano (riassegnate al collegio avellinese) e – con il Vallo di Lauro – destinate a rimanere nel collegio 5. Questo è – forse -il ‘segno’ dell’ incisività dei tanti che si sono prodigati a fare appelli : separare Avella e Sperone dal resto del Mandamento?” così Vincenzo Alaia, consigliere regionale, sul definitivo testo di legge, previsto dall’Italicum, che approva la determinazione dei nuovi collegi elettorali per la Camera dei Deputati ” L’attuale ripartizione rappresenta una sconfitta , uno schiaffo per tutto il territorio del Mandamento: comunità fatte di Storia, Cultura, Tradizioni, Valori condivisi, sono scisse dal nucleo originario unico e assegnate chi a un collegio e chi a un altro . Collegi – c’è da sottolineare – del tutto differenti per identità , radicamento e omogeneità territoriale : Avella e Sperone eleggeranno ora deputati diversi dal resto del Mandamento Baianese. Quale rappresentanza concreta potranno avere, con una consistenza territoriale così esigua? Siamo realisti, sarà davvero poca la capacità di incidere e far sentire la propria voce!” continua Alaia. “A cosa è servito – dunque – promuovere le Unioni dei Comuni a livello locale, se poi dall’ alto, si è deciso di scompaginare ancora le parti ? La specificità, il senso di appartenenza di luoghi e persone che si “sentono” irpine, la comune identità di una popolazione, sono state minate nella loro radicalità: non ci è dato sapere il perché! Inviterei chi di dovere a fare leva per ricomporre l’unitarietà territoriale e la frattura provocata da una scriteriata e superficiale valutazione .
I parlamentari irpini adesso devono fare quadrato e dare una consistente prova della loro capacità di incidere su un cambiamento necessario a ristabilire gli equilibri – non solo territoriali – di comunità che vogliono stare insieme per storiche ragioni di comunanza e solidarismo sociale. Ora, i parlamentari irpini, dovrebbero farsi sentire a gran voce!” conclude Alaia.