Ariano, l’assise cittadina: “L’Ospedale deve essere riconosciuto come DEA di primo livello”

Ariano, l’assise cittadina: “L’Ospedale deve essere riconosciuto come DEA di primo livello”

All’ordine del giorno del Consiglio Comunale di Ariano Irpino, convocato ieri dal Presidente Antonio Della Croce, il Piano Ospedaliero della Regione Campania.

Assise con la presenza di Vincenzo Alaia, Consigliere regionale e vice Presidente della Commissione Sanità della Campania. Si è battuto essenzialmente sul riconoscimento per l’ospedale “Sant’Ottone Frangipane” di DEA di primo livello. Concetto ribadito dai capigruppo presenti e introdotto dal Sindaco di Ariano Irpino nonché Presidente della Provincia di Avellino Domenico Gambacorta, il quale ha tenuto a ribadire l’importanza che dovrebbe assumere il plesso arianese immediatamente dopo il Moscati di Avellino e il Rummo di Benevento vista l’area di riferimento riguardante circa 150.000 abitanti. Gambacorta poi ha elencato la completezza o quasi dei reparti del “Frangipane”.

Con l’eliminazione dell’Asl di Ariano Irpino nel 2008 si continua la corsa ingiustificata verso le Regioni di Puglia, Molise e Lazio.

Il Commissario straordinario dell’Asl, Mario Ferrante, non ha nascosto lo sforzo degli ospedali di Solofra, Ariano Irpino e Sant’Angelo dei Lombardi a rimanere aperti, a differenza di Napoli 2 e Napoli 3 che hanno chiuso senza attendere il piano ospedaliero. Lo sforzo ulteriore deve essere rappresentato dall’immuno trasfusione ad Ariano Irpino, anche con sangue lavorato altrove, per legittimare il riconoscimento di DEA di primo livello.

Le associazioni intervenute hanno battuto sul potenziamento del centro donatori sangue e trasfusionale, sull’adeguamento del “Frangipane” alle normative per essere riconosciuto di primo livello e la mancata concretizzazione del decreto Balduzzi, sul fatto che un Commissario non può durare tanto tempo e la conseguente nomina di un assessore alla Sanità, sull’importanza della radioterapia ad Ariano Irpino, sulla mancanza del personale medico e infermieristico, elemento che porterebbe alla chiusura dei plessi (dott. Giuseppe De Chiara, rappresentanza medico ospedaliera).

Il Consigliere Riccio ha tenuto a ribadire la strategicità della posizione della Città del Tricolle, epicentrica rispetto a Benevento, Foggia e Campobasso, la Consigliera Patrizia Savino oltre a ribadire il leit motiv del Consiglio odierno (riconoscimento di primo livello al Frangipane), non ha tralasciato l’obiettivo dello sblocco delle assunzioni, Giovanni La Vita non è convinto che il nuovo piano ospedaliero sia frutto di un aspetto esclusivamente tecnicistico, bocciando la politica caldoriana che ha limitato fortemente un’area che aspira a diventare terzo polo sanitario. La fortuna, secondo il Consigliere, come la maggior parte dei rappresentanti del consesso arianese, si chiama Mario Ferrante, con un altro Commissario ci sarebbe già stata la chiusura. Carmine Grasso incentra il suo intervento su Ariano da intendere come macro area per i servizi primari.

Gli obiettivi sono chiari dopo un Consiglio molto partecipato: DEA di primo livello per il “Frangipane” con la presenza di tutte le specialità relativamente a zone disagiate sia dal punto di vista chilometrico che di minutaggio, inoltre le 45.000 utenze annue danno ad Ariano i crismi di terzo polo sanitario. La parola passa per le conclusioni da Gambacorta ad Alaia, il quale non fa mistero della situazione disastrosa che è stata ereditata, allargando le vedute a tutta la Regione. La oggettiva difficoltà a reperire risorse umane ha una sua influenza, l’opera di convincimento verso il Commissario deve essere certosina. Le criticità partono dai debiti pregressi che non danno la possibilità di utilizzare attrezzature all’avanguardia. Alaia ci tiene anche a dire che il piano di assunzione non può prescindere da personale giovane, poi chiude invitando ad una presentazione di istanze ben supportate, primo imprescindibile passo per la concretizzazione di determinati obiettivi.