Attività Consiliare

finanziamento del programma”Scuola Viva” , con piu’ di 100 miliioni di euro; destinati a Cultura e Istruzione, e’ il segno di un’auspicata rinascita. Cresce, così, il livello di informazione e formazione.. Si tutela il diritto allo studio. Ora, scommettiamo sulle potenzialità di risorse umane qualificate! “
L’onorevole Vincenzo Alaia, esprime il suo compiacimento per un altro obiettivo raggiunto dall’Amministrazione De Luca : la Giunta regionale ha – infatti – approvato un programma strategico , utile a contrastare il dilagante fenomeno della dispersione scolastica e a creare percorsi di alternanza studio/lavoro.
“ Si tratta di un investimento strategico ” continua Alaia “ in linea con quello del Governo, sulla Cultura e l’innalzamento dei livelli di istruzione: i finanziamenti, del Fondo Sociale Europeo – con una progettazione triennale – andranno a riqualificare e potenziare il sistema scolastico regionale, creando le condizioni per un agevole inserimento degli studenti nel mondo lavorativo.
Ci saranno corsi di orientamento e formazione al lavoro, saranno tutelate e accolte adeguatamente le forme delle specifiche disabilità. Si terranno corsi pomeridiani. L’approccio sarà più dinamico, mutevole, al passo con i tempi!
La Scuola sarà cenacolo non solo di cultura, ma luogo di accoglienza, integrazione, socialità: i giovani debbono essere pronti a cogliere il senso della Vita durante la formazione scolastica e universitaria. E non essere dei disadattati , al termine del percorso .
La Cultura deve aprire al mondo, all’inserimento in una comunità multiculturale e plurale .
Non servono nozionismi, ma è necessaria un’istruzione capace di far acquisire una coscienza critica ai giovani.
Ci impegneremo ancora, per restituire alla nostra Terra , il volto della Campania felix!” conclude Alaia.

Bonus occupazionale, la Regione Campania garantisce l’assunzione di giovani non impegnati nello studio, nel lavoro e nel campo della formazione. Il tutto grazie ad un finanziamento di 4milioni di euro. A darne comunicazione è il consigliere regionale Enzo Alaia. “Siamo in prima linea per la tutela del lavoro giovanile e per offrire alle aziende la possibilità di assumere senza dispendio gravoso di risorse. Il tutto – sottolinea il consigliere di Scelta Civica Centro Democratico – perché abbiamo a cuore il futuro delle giovani generazioni. Con noi la Campania rinasce”.

All’ordine del giorno del Consiglio Comunale di Ariano Irpino, convocato ieri dal Presidente Antonio Della Croce, il Piano Ospedaliero della Regione Campania.

Assise con la presenza di Vincenzo Alaia, Consigliere regionale e vice Presidente della Commissione Sanità della Campania. Si è battuto essenzialmente sul riconoscimento per l’ospedale “Sant’Ottone Frangipane” di DEA di primo livello. Concetto ribadito dai capigruppo presenti e introdotto dal Sindaco di Ariano Irpino nonché Presidente della Provincia di Avellino Domenico Gambacorta, il quale ha tenuto a ribadire l’importanza che dovrebbe assumere il plesso arianese immediatamente dopo il Moscati di Avellino e il Rummo di Benevento vista l’area di riferimento riguardante circa 150.000 abitanti. Gambacorta poi ha elencato la completezza o quasi dei reparti del “Frangipane”.

Con l’eliminazione dell’Asl di Ariano Irpino nel 2008 si continua la corsa ingiustificata verso le Regioni di Puglia, Molise e Lazio.

Il Commissario straordinario dell’Asl, Mario Ferrante, non ha nascosto lo sforzo degli ospedali di Solofra, Ariano Irpino e Sant’Angelo dei Lombardi a rimanere aperti, a differenza di Napoli 2 e Napoli 3 che hanno chiuso senza attendere il piano ospedaliero. Lo sforzo ulteriore deve essere rappresentato dall’immuno trasfusione ad Ariano Irpino, anche con sangue lavorato altrove, per legittimare il riconoscimento di DEA di primo livello.

Le associazioni intervenute hanno battuto sul potenziamento del centro donatori sangue e trasfusionale, sull’adeguamento del “Frangipane” alle normative per essere riconosciuto di primo livello e la mancata concretizzazione del decreto Balduzzi, sul fatto che un Commissario non può durare tanto tempo e la conseguente nomina di un assessore alla Sanità, sull’importanza della radioterapia ad Ariano Irpino, sulla mancanza del personale medico e infermieristico, elemento che porterebbe alla chiusura dei plessi (dott. Giuseppe De Chiara, rappresentanza medico ospedaliera).

Il Consigliere Riccio ha tenuto a ribadire la strategicità della posizione della Città del Tricolle, epicentrica rispetto a Benevento, Foggia e Campobasso, la Consigliera Patrizia Savino oltre a ribadire il leit motiv del Consiglio odierno (riconoscimento di primo livello al Frangipane), non ha tralasciato l’obiettivo dello sblocco delle assunzioni, Giovanni La Vita non è convinto che il nuovo piano ospedaliero sia frutto di un aspetto esclusivamente tecnicistico, bocciando la politica caldoriana che ha limitato fortemente un’area che aspira a diventare terzo polo sanitario. La fortuna, secondo il Consigliere, come la maggior parte dei rappresentanti del consesso arianese, si chiama Mario Ferrante, con un altro Commissario ci sarebbe già stata la chiusura. Carmine Grasso incentra il suo intervento su Ariano da intendere come macro area per i servizi primari.

Gli obiettivi sono chiari dopo un Consiglio molto partecipato: DEA di primo livello per il “Frangipane” con la presenza di tutte le specialità relativamente a zone disagiate sia dal punto di vista chilometrico che di minutaggio, inoltre le 45.000 utenze annue danno ad Ariano i crismi di terzo polo sanitario. La parola passa per le conclusioni da Gambacorta ad Alaia, il quale non fa mistero della situazione disastrosa che è stata ereditata, allargando le vedute a tutta la Regione. La oggettiva difficoltà a reperire risorse umane ha una sua influenza, l’opera di convincimento verso il Commissario deve essere certosina. Le criticità partono dai debiti pregressi che non danno la possibilità di utilizzare attrezzature all’avanguardia. Alaia ci tiene anche a dire che il piano di assunzione non può prescindere da personale giovane, poi chiude invitando ad una presentazione di istanze ben supportate, primo imprescindibile passo per la concretizzazione di determinati obiettivi.

Ora anche la politica dovrà fare la sua parte difendendo i propri territori, fino a far diventare il sistema sanitario qualitativo in tutta l’Irpinia….
Ariano Irpino. Otorinolaringoiatria, psichiatria e servizio e servizio immunotrasfusionale, il Frangipane si candida a pieno titolo a diventare una struttura di eccellenza in Campania. Potenziamento del personale, attivate nuove convenzioni e migliorate le strutture già esistenti. Presto diventerà realtà la radioterapia. Ne parla fiducioso il vicepresidente regionale alla commissione sanità Enzo Alaia giunto ad Ariano a Palazzo di Città.
In questa fase importante serve la collaborazione dei medici, dei cittadini e delle associazioni. Questa la richiesta formulata dal sindaco Domenico Gambacorta durante il consiglio comunale. Tanti sforzi sono stati già fatti, ha detto il Commissario Asl Mario Nicola Ferrante ma ora anche la politica dovrà fare la sua parte difendendo i propri territori, fino a far diventare il sistema sanitario qualitativo in tutta l’Irpinia.

Con delibera della Giunta Regionale n. 164 del 26/04/2016, è stato recepito l’accordo sul documento “ Linee guida in materia di modalità di erogazione dell’assistenza sanitaria negli istituti penitenziari per adulti , implementazione delle reti sanitarie regionali e nazionali” .

“Si tratta di un documento di notevole importanza” afferma l’on. Vincenzo Alaia, vicepresidente Commissione Sanità della Regione Campania.

“Un segno di civiltà, che garantisce in tutti gli istituti penitenziari forme e pratiche di salvaguardia della salute, attraverso la correzione degli stili di vita e di potenziali fattori di rischio, sulla scorta del Decreto Legislativo 22.6.99 n. 230, che ha introdotto il riordino della medicina penitenziaria, sancendo il principio fondamentale della parità di trattamento, in tema di assistenza sanitaria, dei cittadini liberi e degli individui detenuti ed internati”

“La Regione Campania” continua Alaia, si impegna a recepire l’accordo entro sei mesi, definendo propri atti di programmazione, a partire dall’assetto organizzativo dei propri servizi – se preesistenti – e, in adeguamento ai modelli sanitari regionali. Inoltre, in collaborazione e in accordo alle aziende sanitarie locali, saranno poi messi in pratica servizi che favoriscano il monitoraggio, lo screening, la diagnosi precoce e il mantenimento dello stato di salute dei detenuti, con particolare attenzione e riguardo a quelli affetti da patologie gravi, , ai tossicodipendenti e agli alcolisti, ai malati mentali . La Regione Campania ha Cura e sensibilità per i cittadini liberi e per i detenuti” conclude Alaia.

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C’è un termine, la primavera del 2017, per l’apertura a pieno regime dell’ospedale del Mare di Napoli. Dodici mesi di tempo per sciogliere due nodi cruciali del più grande ospedale del Mezzogiorno: il reclutamento del personale da impiegare nella struttura e la vocazione dell’ospedale ( centro di eccellenza o nosocomio di frontiera).

Retenews24 ha affrontato i due temi nel corso del forum con Enzo Alaia, vicepresidente della commissione Sanità del Consiglio regionale e Gianni Porcelli, presidente di Soresa, la società per la spesa sanitaria in Campania. “Dopo l’audizione di Ciro Verdoliva, commissario per la realizzazione dell’ospedale del Mare, in commissione – spiega Alaia – possiamo tranquillamente fissare ad aprile 2017 la data per la piena operatività della struttura”. Ospedale pronto, ma con quale funzione?“L’indicazione del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca – chiarisce Alaia – è di farne un centro di eccellenza, lasciando aperti i presidi ospedalieri in città. Almeno, è questa l’indicazione che arriva dal governatore e confermata nel piano ospedaliero che sarà consegnato al Ministero della Salute Beatrice Lorenzin e al commissario della Sanità in Campania Joseph Polimeni entro fine aprile 2016”. C’è il secondo e più importante nodo relativo al personale da utilizzare nell’ospedale del Mare. “Serviranno circa 1400 unità – annuncia il numero due della commissione Sanità dell’assembla regionale, chiarendo che: “400 unità saranno reclutate con la mobilità interna degli ospedali ( trasferimento dagli ospedali e reparti che saranno dismessi) mentre altre 800 unità saranno assunte o attraverso la mobilità regionale e con nuove assunzioni”.  “La nostra proposta è di assumere personale giovane e motivato, con avvisi pubblici, perché è opportuno – spiega Alaia – dotare l’ospedale del Mare di risorse fresche e non medici infermieri sulla strada della pensione”. E i fondi? Le risorse per procedere all’assunzione ci sono ribatte Alaia.  Di competenza del presidente di Soresa, Porcelli, è, invece, la parte relativa all’acquisto di attrezzature e macchinari: “Siamo nei tempi previsti, non ci sono ritardi. Entro fine anno avremo completato tutte le procedure di gara”. “Gli unici settori in cui non possiamo dare certezze sui tempi, riguardano gli appalti per la ristorazione, rifiuti, vigilanza, manutenzione apparecchiature medicali e lavanderia perché in quel caso sono state previste procedure centralizzate per tutte le Asl della Campania” conclude Porcelli.

fonte

 

Alaia e Porcelli: “Mille assunzioni entro aprile 2017 all’Ospedale del Mare

Visita nella mattinata odierna degli alunni delle scuole medie (Classi Terze) di Baiano e Sperone presso la sede del Consiglio Regionale. La delegazione partita di buon mattino dai comuni mandamentali e guidata dal dirigente scolastico Felice Colucci è stata accolta dal consigliere regionale Enzo Alaia.

Nell’ambito del progetto “Ragazzi in Aula” gli studenti mandamentali hanno avuto l’opportunità di confrontarsi sulle tematiche più incombenti del periodo. Infatti gli studenti mandamentali si sono fatti promotori, in una simulazione del Consiglio Regionale presieduto per l’occasione proprio dal consigliere del Baianese Enzo Alaia, di una serie di proposte di legge, con successivi emendamenti. Un’esperienza, quella vissuta, che va ad accrescere il bagaglio formativo dell’offerta didattica.

Una delegazione di Acli Terra della Campania, guidata dal presidente regionale, l’irpinoGiovanni Perito, e dal presidente nazionale,Michele Zannini, ha incontrato, presso la sede della giunta regionale della Campania, il governatore Vincenzo De Luca. I dirigenti di Acli Terra hanno presentato il profilo politico ed organizzativo dell’associazione, sia per l’attività sindacale che essa svolge, sia per quella di promozione sociale. Hanno apprezzato l’impegno profuso dal nuovo governatore della Campania sulle questioni più cruciali del comparto agroalimentare in Regione e, in particolare, per l’approvazione del PSR 2014-2020 come strumento reale d’impulso per il rilancio e lo sviluppo del settore. Zannini ha sottolineato il dato di diffusione di esperienze di agricoltura sociale e la necessità che la Regione riconosca le diversità che si registrano tra le zone interne e quelle di pianura che, nel loro insieme, qualificano le caratteristiche di un’economia ricca di eccellenze e di tipicità inconfondibili. Un patrimonio ad un tempo economico e sociale che va valorizzato come un dato distintivo del Mezzogiorno d’Italia. Perito, inoltre, ha dichiarato l’impegno dell’associazione in tutte le fasi di attuazione del PSR. Il governatore De Luca ha molto apprezzato il contributo di Acli Terra ed ha assicurato l’associazione sulla praticabilità di un confronto costante per raccogliere le istanze in grado di incidere significativamente sull’attivazione del programma di governo. Ha ribadito, altresì, che la sua amministrazione è impegnata in una profonda azione di riordino e di semplificazione che renderà più rapidi e più produttivi i rapporti con le forze economiche e sociali, come Acli Terra, in grado di rappresentare, in maniera diretta, i bisogni delle comunità territoriali. Ha concluso sottolineando l’interesse della Regione a valorizzare ogni possibile intesa con Acli Terra e con l’intero sistema delle Acli in Campania, anche sulle problematiche sociali più rilevanti.

NdR: Nella foto: I rappresentanti di ACLI Terra con il Governatore Vincenzo De Luca e Vincenzo Alaia, Consigliere regionale irpino.

Con il sistema “Botteghe di Mestiere e dell’Innovazione”: saranno finanziati “Progetti di Bottega”, che attiveranno 934 percorsi – semestrali – di tirocinio per l’ inserimento/reinserimento lavorativo di giovani tra i 18 e i 35 anni. Saranno, così, trasmesse competenze specialistiche alle nuove generazioni. A incentivare una imprenditoria competitiva, capace di acquisire la sfide dell’innovazione e internazionalizzazione delle imprese
Sono disponibili risorse per € 5.220.000,00, di cui € 2.600.000,00 a valere sul Fondo Sociale Europeo e € 2.620.000,00 sul PAC: € 3.010.000,00 per Calabria, Campania, Puglia e Sicilia; € 2.210.000,00 per le restanti regioni.
La Campania accetta la sfida dell’innovazione. E fa passi da gigante, per una imprenditoria giovanile competitiva e specializzata!

Il soggetto ideatore e attuatore. è Italia Lavoro SpA – Ente strumentale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
I soggetti Promotori sono gli enti pubblici o privati, abilitati a promuovere tirocini, così come individuati nelle Linee guida nazionali e nelle normative regionali di riferimento.
I soggetti Ospitanti sono le aziende private, dove si svolgeranno i tirocini.
I tirocinanti saranno giovani inoccupati/disoccupati, di età compresa tra 18 e i 35 anni non compiuti, di cittadinanza italiana o di uno degli Stati membri dell’UE o extracomunitari con regolare permesso di soggiorno.

Le Botteghe – ciascuna delle quali ospiterà da un minimo di sette a un massimo di dieci tirocinanti – possono essere “settoriali”, ossia che coinvolgono aziende che operano allo stesso stadio di un ciclo produttivo in uno degli otto comparti previsti dall’Avviso (Abbigliamento-Moda; Agroalimentare Enogastronomia Ristorazione; Artigianato Artistico; Grande Distribuzione Organizzata; Legno-Arredocasa; Meccanico; Navale; Stampa).
– oppure, Botteghe “di filiera”,ossia che coinvolgono aziende che operano lungo l’intero ciclo di vita di un prodotto, in una delle tre filiere previste dall’Avviso (Abbigliamento-Moda; Agroalimentare-Enogastronomia-Ristorazione; Legno-Arredocasa).
Alle Botteghe di Mestiere e dell’Innovazione, possono partecipare le aziende in possesso di specifici Codici Ateco indicati nell’Appendice dell’Avviso, nonché aziende operanti nel campo dell’Artigianato Digitale, che utilizzano tecnologie digitali per la fabbricazione di nuovi prodotti o per lo sviluppo di processi produttivi non convenzionali, in particolare: modellizzazione e stampa 3D; strumenti di prototipazione elettronica avanzata e software dinamici; tecnologie di “open hardware”; lavorazioni digitali, quali il taglio laser e la fresatura a controllo numerico.

Le modalità di partecipazione al Programma, sono descritte nell’Avviso pubblicato sul sito www.italialavoro.it. Per informazioni, rivolgersi all’indirizzo infobotteghe@italialavoro.it.

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