REGIONE. ALAIA: “L’ASSESSORATO? DECIDE DE LUCA. IO PROVO A RISOLVERE I PROBLEMI”

REGIONE. ALAIA: “L’ASSESSORATO? DECIDE DE LUCA. IO PROVO A RISOLVERE I PROBLEMI”

2015.05.10_21h14m31s_001_Pochi giorni ancora dopodiché prenderà il via la nuova consiliatura regionale. Vincenzo De Luca si insedierà alla guida della Regione Campania ed Enzo Alaia farà il suo approdo nei banchi del Consiglio. Con il neo eletto rappresentante del Mandamento Baianese e dell’Irpinia, facciamo il punto della situazione.

Enzo Alaia, smaltita l’euforia per l’elezione, c’è attesa per l’insediamento ufficiale in Regione. Quali sensazioni?

Le consultazioni sono in corso e la sensazione è che il nuovo governo della Regione Campania segnerà l’inizio di una stagione politica di svolta : fatta di innovazione, trasparenza, meritocrazia e dignità di rappresentanza. Il ministro Alfano si è già pronunziato in merito, chiarendo  che De Luca è risultato candidato ed eleggibile, in quanto la situazione in cui egli versa impedisce esclusivamente l’esercizio temporaneo delle funzioni pubbliche per un periodo di 18 mesi, eventualmente prorogabile fino a un massimo di 30”.  Dunque, a breve ci sarà l’insediamento e saremo subitaneamente al lavoro, per il Futuro delle nostre comunità”.

La giunta è in fase di costituzione, ma Lei ha fatto qualche pensiero ad un assessorato?

La nomina degli assessori, come lei sa, è un atto monocratico del Governatore: non entro in merito alla questione, perché De Luca sceglierà in piena autonomia la sua Giunta, ma posso garantire che, a prescindere dagli incarichi, i miei pensieri saranno sempre rivolti alla difesa dell’interesse generale del nostro territorio. Bisogna ricominciare da capo, secondo me, ridisegnare il profilo di una Campania competitiva, capace di coniugare innovazione e patrimonio della tradizione. Andare a cercare i punti nevralgici, a intercettare i segnali di crisi e di bisogno e, tempestivamente, intervenire. A dare risposte, in termini di concretezza e risoluzione dei  problemi”.

Torniamo alle elezioni. E’ stato il più votato nel Baianese, come cinque anni fa, ma questa volta con un esito diverso.

Si, cinque anni fa, per una manciata di voti, ho mancato l’elezione. Ma non ho mollato mai: dopo il primo, naturale, momento di delusione, ho ripreso a fare la mia politica di sempre: ascolto, partecipazione, presenza continua e costante sul territorio, impegno a risolvere emergenze e criticità degli amministratori locali. In politica bisogna esserci, sempre. E non ad intermittenza, o a seconda degli interessi individuali. Io non mi sono mai sottratto alle mie responsabilità. Il grande risultato l’ho ottenuto alle Provinciali dello scorso anno: sono stato il primo degli eletti con un sistema che delegava la rappresentanza di voto agli amministratori locali. Ciò ha attestato la mia presenza e il mio impegno in tutta l’Irpinia, anche se nel Baianese ho le mie radici e il nucleo fondante del mio successo elettorale”.

Ha sicuramente incontrato, dopo l’elezione, il neo governatore De Luca: che idea si è fatto? Riuscirà davvero a risolvere i problemi della Campania?

In verità, ho scelto di candidarmi con la coalizione di centrosinistra proprio per stare al fianco di Vincenzo De Luca: credo sia dotato del carisma e delle capacità necessarie ad essere governatore della Campania. E’ una persona che disdegna i compromessi di potere e  le clientele e, la nostra Regione ora ha bisogno di aria pulita. Deve entrare il vento del cambiamento, la forza dell’innovazione, del coraggio, della passione politica, senza interessi individualistici. Credo che il nuovo esecutivo sia, perciò, pronto ad amministrare e a creare nuove condizioni di sviluppo e di lavoro”.

Apriamo l’agenda: cosa c’è in cima alle priorità del mandato?                                                                     

Su tutto la questione del lavoro, che è una ferita aperta da troppi anni e che crea disagio e malessere ovunque: soprattutto in Irpinia dove la percentuale dei suicidi è altissima e le cause sono, spesso, riconducibili alla mancanza di occupazione. Occorre fare, io credo, una mappatura delle criticità da subito e andare ad incidere, secondo un ordine di priorità, sulle emergenze”.

Oltre al cuore, come rilanciare l’Irpinia?

Con l’Irpinia nel cuore, lo slogan che mi ha accompagnato in campagna elettorale, ha voluto significare quanto grande sia l’attenzione e la cura che dedico all’Irpinia, ogni giorno, con la passione e l’entusiasmo che si riserva a ciò che si porta nel cuore. Per rilanciare la nostra Terra, bisogna portarla al centro dell’interesse regionale e farla uscire dai margini in cui, finora, è stata relegata. Prima di tutto occorre  un piano programmatico, sviluppato sulle potenzialità, naturalistiche e strutturali, dei luoghi attrattori di turismo: lì bisogna investire su risorse umane e produttive e creare accoglienza, capacità ricettiva, qualità di servizi. Non può bastare il turismo mordi e fuggi, che nulla lascia all’economia locale: è necessario fare sistema, creare sinergie tra comunità locali, imprenditoria, associazionismo e dare vita a indotti e circuiti lavorativi stabili. L’Irpinia è una Terra di eccellenze, uno scrigno di tesori naturalistici e di risorse: intorno al vino e alle tipicità locali si potrebbe creare il Futuro. Ma bisogna uscire dalle logiche individualistiche e ragionare in termini di comunanza, consorzi. Imparare a comunicare le nostre bellezze, le specificità di un territorio che ha una enorme potenzialità. E’ un po’ riduttivo stringere in poche righe l’essenza di quanto mi propongo in merito, ma avrò modo, spero, di dimostrarlo con proponimenti e fatti concreti”.